Il dispositivo riesce a raggiungere anche gli angoli di casa grazie alla spazzola che può estendersi verso l’esterno. L’abbiamo provato per un paio di settimane. Ecco la nostra esperienza.
Abbiamo provato il robot aspirapolvere Dreame L40 Ultra per circa due settimane in un appartamento di 200 metri quadrati con alcuni pavimenti lisci e altri irregolari. Le performance migliori – e sono performance che raggiungono il top – le ottiene sui pavimenti lisci. Niente di nuovo sotto il sole, sia chiaro. Uno dei suoi punti di forza che abbiamo apprezzato più di altri è la spazzola laterale che si solleva e si estende verso l’esterno. I robot aspirapolvere “normali” lamentano un difetto fastidioso: quello di non arrivare negli angoli della casa, che diventano puntualmente ricettacoli di sporcizia. Sporcizia che va tolta con olio di gomito. Ecco, con Dreame L40 Ultra il problema è risolto e l’olio di cui sopra risparmiato. La spazzola che si solleva, poi, garantisce al dispositivo una continuità di azione anche sui tappeti.
Nella casa “governano” due gatti che non hanno gradito l’arrivo del nuovo co-inquilino. Sguardi di traverso e anche qualche soffio di rabbia non sono mancati. Poi è scattata la tregua. Tutto questo per dire che i peli dei felini hanno messo a dura prova l’efficacia dell’azione del robot. I grovigli sono sempre in agguato. Ma con Dreame L40 Ultra l’inconveniente non l’abbiamo incontrato, e questa caratteristica ha rappresentato per noi un netto passo avanti nelle pulizie di casa. Anche i moci si sollevano, e ciò garantisce ai nostri tappeti maggiore protezione dall’umidità. Attenzione, i tappeti si possono pulire. Eccome! Basta azionare l’apposita funzione.
Un altro aspetto che aumenta la comodità di Dreame L40 Ultra, e quindi il comfort per noi, è che la manutenzione è completamente automatica. Il robot si svuota da solo, asciuga i moci con aria calda da solo, si rifornisce di acqua e detergente da solo, e infine pulisce moci nonché vassoio di lavaggio (insomma, la sua base) con acqua calda, indovinate? Sì, da solo.
Il rumore durante il lavoro non è fastidioso, e non disturba il nostro lavoro che pure richiede concentrazione, sebbene in smart working.
Si può utilizzare Dreame L40 Ultra mentre si è fuori casa? Certo, perché “lui” può lavorare al buio essendo dotato di telecamera e luce. E nessuna preoccupazione per eventuali oggetti dimenticati sul pavimento, anche molto piccoli. Perché li “vede” e li evita.
Infine la ciliegina sulla torta. Con Dreame ci puoi parlare attraverso Alexa, oltre che Siri e Google Home. Insomma, il robot è diventato la nostra lampada di Aladino: tu chiedi e lui esaudisce.
da biancoebruno.it